Profumo di violetta, campagna e tessuti evocativi: il testo della foto di oggi in Instagram, letto dalla mia voce. Buona giornata!
L’ho ritrovato in campagna tra le cataste di abiti dismessi, relegati ai lavori di manovalanza. Il maglione del nonno è consunto, di lana che punzecchia. È color avorio e lo ha usato per anni.
Intenta nel ripulisti degli ambienti, ho intravisto nel sacchetto di plastica viola, la trama del tessuto. Ho esitato con un tuffo al cuore. Mi è parso di vederlo lì, dentro in quel sacchetto, il nonno, accartocciato nel suo maglione. Forse è proprio così che diventiamo “dopo”, compressi nei ricordi di qualcuno e se siamo stati amati verremo rievocati. Ho tentato di catturarne l’odore, volevo percepire i residui del passaggio della sua pelle. Non ne ho trovato traccia, il freddo e l’umidità degli ambienti hanno tranciato la speranza. Lo ricordo fresco di bucato quando mi adagiavo sul suo petto e lo respiravo a fondo. L’odore era riconoscibile, familiare, amico. Nel conforto di quell’abbraccio sono cresciuta e la guancia l’ho posata ritmicamente negli anni anche da adulta, riavvolgendo la pellicola e tornando bambina in quell’abbraccio. Lì dentro ci sono stati anche i miei figli. Chissà se anche loro hanno impresso nella memoria i “loro odori”?. Quando trascorrevamo le estati nella casa di campagna tra pochi agi e comodità, attraversavamo in bici, due paesi per comprare le caramelle e la torta del Negus. Non avevo il forno e non riuscivo a cucinare qualcosa di genuino. Erano piccoli tronchetti di gomma nera, morbida, aromatizzati alla violetta. Il rituale prevedeva baci e abbracci, alitate di aroma sul viso, in un gioco tra mamma e figli. Le mangiavamo voracemente, appena usciti dal negozio e nel tragitto di rientro. Arrivati a casa ne rimanevano poche.
Settimana scorsa ho acquistato una scatola di bomboni tondi e bianchi. Stefano, ne ha addentate un paio. Si è fermato, si è voltato, ha guardato me e suo padre. Erano violette, diverse ed evocative del tempo trascorso. Mentre si allontanava con l’incedere dell’adolescenza, ha proclamato:“Profumo di mamma”. Se ne è andato, tornato nella sua età e nelle sue attività. Sarà questo il profumo che associerà alla sua infanzia? A me, la sua mamma?

6 Commenti
Semplicemente meraviglioso ascoltarti raccontare ❤️
Ti ringrazio . Baciotto
che bei ricordi e che bella voce! lettura espressiva e piacevolissima ! Grazie!!
grazie gabriella! un abbraccio sentito!
Un delizioso e breve racconto, carico di forti emozioni!!! Brava e complimenti
grazie Sam di aver apprezzato!!!