Una casa a nostra misura. Vi presento la mia cucina

Casa è il mio conforto. Una parola melodica: Casa. come creare una cucina confortevole?

Una dimora è un rifugio.

Casa è  Il luogo dove stare bene e coccolarsi. Oggi più che mai, casa, sa di buono. 

Qui creo a modo mio, tutti i materiali si prestano a far lievitare la fantasia dentro e fuori casa. 

Creo in ogni angolo. Ho molto tavoli, diciotto disseminati qua e là. Non ho scritto male, hai ben compreso: diciotto, contando scrivanie e scrittoi.

Dopo averti  presentato nel periodo di Natale  la Craft room, addobbata per le feste, dove ho tenuto i corsi on line, una stanza da sempre allestita ma poco esibita, ti farò conoscere la mia casa. Un pezzettino alla volta.

Partiamo dal cuore di ogni dinamica.

Cosa significa un cucina confortevole in una casa?

Chissà perché la cucina si declina in ogni attività che possa anche aver poco a che fare con pietanze, dolci appena sfornati o profumo di spezie. Si riescono a far compiti, lo facevano i miei figli, come ricordavo essere per me. 

E’ tangibile la sensazione del senso di stare insieme, anche se in attività distinte. L’importanza di esserci nei silenzi, nelle gestualità nei sorrisi e nei conforti.

Se non cucini fritto puoi anche uscire con un buon profumo di cannella, dopo aver sfornato un Bund cake, nei fantastici stampi di alluminio pressofusi molto instagrammabili. Se mi segui in Instagram troverai anche le mie esperienze con le ciambelle – Bund cake 

Questa è la cucina, la mia cucina, qui prende vita una forma d’arte antica, quella tramandata, ispirata ed inventata.

Ci sono momenti più di altri in cui ho bisogno di cucinare, mettere le mani in pasta e creare. Che sia un’insalata o un piatto elaborato, spesso mi devo trattenere dal fotografarlo… la costante delle mie passioni rimane la foto, la ricerca dello scatto perfetto- almeno per me – armonico dove gli oggetti riescano a comunicare tra loro e trasferire emozione a chi osserva

In questo luogo, cosi normale e denso di lavoro, prende forma un sentimento di accudimento, ancestrale, con metodi moderni, seppure nulla è cambiato. Il ciclo e riciclo della storia anche in cucina. 

Qui coltivo i miei amori, si ride a squarciagola, ci si spenna durante i litigi, si fa pace e si brinda con un buon bicchiere di vino. 

La cucina meglio laccata o opaca?

Sono passata da una cucina country color betulla della casa precedente a un isola da 5,60 m. La finitura è laccata, bianca a specchio, pratica da pulire – lo rifarei mille volte. Il piano della cucina è in corian bianco da 1,5 cm di spessore, per 120 cm di larghezza. Non abbiamo un tavolo vero e proprio ma una snack ampio  a sbalzo, in rovere a  poro aperto, color avorio. Non ho sedie ma quattro sgabelli imbottiti.

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La cappa e il piano lavoro

La cappa è in acciaio  inox, così come l’angolo a quattro fuochi a gas, filotop, posizionati in orizzontale e le vasche per il lavello, con miscelatore  girevole e doccetta estraibile.

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Elementi romantici in cucina

Ho integrato con il tempo elementi di praticità. Sul piano di lavoro in corian ho aggiunto un pezzo di marmo grigio, venato, ottimo per le mie crostate. Ti lascio una ricetta di crostata super buona ad amaretti e pere.

Ho posizionato l’asse di legno per la pasta fresca della mia nonna, Amelia. Lì ci preparava la pasta all’uovo, aggiungeva, dopo averla tirata, il ripieno di ricotta e spinaci e preparava i Tortelli piacentini con la coda 

Mestoli a vista nei contenitori dei mercatini

Un’altra piccola asse  di legno sostiene un orcio color burro che contiene  i mestoli di legno. Le uova sono contenute nei cestini di ferro cotto. 

Elettrodomestici

Ho sostituito quasi tutto gli elettrodomestici e mi sono regalata un nuovo forno elettrico tradizionale. Il nuovo frigorifero, oggi ha una linea minimal in acciaio a due ante stile americano. 

Manca una planetaria seria e pensano ai colori pastello ceh amo alla follia, il color tiffany ma anche il rosa, optaró sicuramente per un tradizionale bianco. Sbaglio? 

L’elemento country che diventerà shabby. Lo scaffale

Ho costruito uno scaffale in legno di abete, per ora raw, poi diventerà bianco , sul quale ho riposto màcinini acquistati nei mercatini delle pulci, pentole in alluminio e di terracotta per fare il pane, taglieri di legno, matterelli, mortai, vassoi d’antan e formelle per biscotti riposti in scatole di latta.

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Il pavimento

Come pavimento ho scelto lastroni di gres porcellanato effetto ruggine. Pratico in cucina e funzionale per la pulizia

I punti luce in cucina

La mia cucina è inondata di luce naturale e artificiale quando occorre. Soft al punto giusto e incisiva al momento opportuno.

Sostituirò l’unico punto luce sopra il tavolo ed ho previsto un chandelier, mio sogno da sempre

Qui amo stare e posso per certo annoverarlo tra i miei angoli preferiti, che si affaccia sul grande ulivo secolare.

Casa. Cucina. Amore.

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4 Commenti

  1. Ciao Amanda, la tua cucina è meravigliosa, moderna e allo stesso tempo accogliente. La mia è giunta a fine corsa, dopo 28 anni di onorato servizio è arrivato il momento del restyling e non ti nascondo che sto traendo spunto dalla tua per la realizzazione di quella che sarà la mia nuova cucina!!

  2. Marinella Innocenti Reply

    Buongiorno Amanda, la tua cucina è pratica…comoda…confortevole…con qualche tocco vintage. Dalle tue parole si può percepire un amore immenso per questo ambiente e per l’uso a cui è destinato.

  3. La cucina non è il mio regno, ma quello di mio marito. Nella nostra famiglia è lui che passa ore in cucina a impastare, sfornare, lessare, cuocere… Io adoro stare a guardarlo e passargli gli attrezzi o svolgere le piccole mansioni da “sguattero da cucina “ (come mi chiama lui sorridendo). Non è una cucina grandissima, ma accogliente, almeno per noi. Il soffitto è di legno, è stato realizzato da tutti e noi quattro insieme; a terra parquet di larice lasciato al naturale e accanto ai mobiletti lastre di ardesia. La cucina è di ciliegio con ripiano in marmo striato di verde, come il tavolo al centro. In un angolo ci sono cassette di legno che contenevano bottiglie di vino e ora sono state riadattate a contenitori di libri di cucina. Alle pareti piatti in ceramica acquistati da artigiani durante le nostre vacanze nelle Marche e in Umbria (adoro le ceramiche di quelle zone e i loro colori).La porta-finestra è senza rende e si apre sul giardino: appena fuori ci sono le piante aromatiche, un tavolino con sedia e panchina si ferro. Una cucina vissuta e anche i segni sugli armadietti raccontano la nostra storia.

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